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venerdì 5 marzo 2010

1986 - Il nuovo Calcio Scommesse in Italia

Dopo il 'Caso Padova' (vedi articolo corrispondente) riferito alla partita Padova-Taranto del 1985, in Italia scoppio un ben più grave e imbarazzante scandalo: quello del Calcio-scommesse. Furono coinvolte squadre blasonate di Serie A, B, C1 e C2, a dimostrazione che quella del gioco illegale era una pratica diventata ormai conseueta e tacitamente accettata in tutti i gradini del sistema calcio.

Il 2 maggio 1986 si costituiva e veniva arrestato Armando Carbone, braccio destro di Italo Allodi (a quell'epoca dirigente del Napoli). Carbone confessò l'esistenza di un giro di scommesse riguardanti alcune partite di calcio nei campionati professionistici, dalla Serie A fino alla Serie C2, dal 1984 al 1986.
Dario Maraschin, all'epoca Presidente del Lanerossi Vicenza, a sua volta confessò di aver versato 120 milioni di lire per vincere la partita contro l'Asti (già retrocesso al momento dell'illecito) e lo spareggio per l'accesso alla Serie B contro il Piacenza nel Campionato di Serie C1 1984-1985, ma di non aver truccato nessun incontro nel 1985-86 in Serie B. Spareggio che, per la cronaca, fu disputato a Firenze il 16 Maggio 1985, e che vide, appunto, i veneti vincere 3-1 dopo i tempi supplementari, dove il Piacenza si ammorbidì notevolmente dopo una partita ad altissimo ritmo.

In realtà vennero raccolte alcune intercettazioni telefoniche che dimostrarono il contrario, soprattutto negli incontri contro Monza e Perugia nel successivo campionato di B. Vennero deferite alla Procura Federale della FIGC le seguenti società: Bari*, Napoli*, Udinese (Serie A), Brescia*, Cagliari, Empoli*, Lazio, Monza*, Palermo, Perugia, Sambenedettese*, Triestina, Lanerossi Vicenza (Serie B), Cavese, Foggia, Reggiana*, Carrarese*, Salernitana* (Serie C1) e Pro Vercelli* (Serie C2).
Le squadre con l'asterisco vennero assolte poi successivamente dall'inchiesta.
Nel processo di primo grado l'Udinese venne retrocessa in B, e ovviamente il Vicenza non venne ammesso al Campionato di Serie A. Paradossalmente questa fu l'unica sanzione nei confronti dei bianco-rossi appena neo-promossi nella massima serie, mentre l'Udinese dovette ripartire da un -9 in classifica in Serie A che ne pregiudicò il campionato e la condanno alla retrocessione. Decine di giocatori, dirigenti e presidenti vennero inibiti e squalificati per anni.

(tratto da http://www.ultimathule.it/articolo/il-calcio-scommesse-del-1986.html )

- La sentenza -

Sentenza della C.A.F. (Corte d'Appello Federale) in riferimento allo "Scandalo scommesse".
Nell'estate del 1986 e' scoppiato il caso denominato "Totonero" che vide coinvolti squadre, Presidenti e giocatori.
A fine indagini e dopo le sentenza di primo grado da parte della Commissione Disciplinare la C.A.F. emano' questa sentenza irrevocabile:


LEGA NAZIONALE PROFESSIONISTI
(Campionati Nazionali - SERIE A e B)

- Perugia retrocessa dalla Serie B in Serie C/2 con 2 punti da scontare prossimo campionato.
- L.R. Vicenza non ammessa al campionato di Serie A 1986-87.
- Udinese e Lazio 9 pt di penalizzazionene rispettivi campionati di A e B 1986-87.
- Cagliari e Palermo 5 pt di penalizzazione in Serie B 1986-87.
- Triestina 5 pt di penalizzazione; 1 nel campionato 1985-86 e 4 in Serie B 1986-87.

(tratto da http://www.pianetarosanero.com/pianeta2009/lampo-sport/amarcord-rosanero/46-1986-sentenza-della-caf-qscandalo-scommesse-totoneroq- )

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